Valeriana officinalis

Popolarmente chiamata anche “Erba dei gatti” la Valeriana officinalis si pone tra le grandi erbe per le sue caratteristiche di azione calmante e sedativa del Sistema Nervoso Centrale, per l’azione antispastica, anticonvulsiva, antinevralgica, antidistonica, antiaritmica (eretismo cardiaco) e leggermente ipnotica. Utilizzata già da Discoride, Plinio e Galeno in periodi più remoti, la pianta è stata utilizzata per la prima volta come sonnifero e sedativo da Santa Ildegarda von Bingen. Ai nostri giorni il suo utilizzo primario e legato ai disturbi del sonno, ma le sua applicazioni in Naturopatia sono legate a tutti i disturbi legati agli stati ansiosi, allo stress, alle nevralgie e emicranie. Il meccanismo di azione coinvolge il sistema dell’acido gamma-aminobutirrico (GABA) ed il recettore delle benzodiazepine, anche se ancora non sono stati identificati ed isolati i principi attivi responsabili di queste interazioni. Dagli studi fatti sulle potenzialità terapeutiche della pianta a partire dalle scritture etnofarmacologiche fino alle comparazioni farmacocinetiche con benzodiazepine, emerge che la pianta presenta una azione simile a quella dei principali tranquillanti o neurolettici ma, a differenza di questi non presenta effetti tossici. Bisogna ricordare che l’assunzione di Valeriana officinalis può produrre una lieve riduzione dell’attenzione e della concentrazione pertanto va evitata se si guida una vettura o si deve prestare una particolare attenzione.

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