E’ innegabile che oggi, molto più di ieri, si fa uso di farmaci di sintesi con troppa facilità, alcune volte per problematiche semplici che potrebbero essere affrontare con sostanze naturali, altre volte invece si prende un farmaco perché l’amico o l’amica lo consigliano come miracoloso. Ma che cosa è un farmaco di sintesi? E’ una sostanza creata in laboratorio, quindi sconosciuta al corpo umano, capace di attenuare o eliminare il disturbo del paziente, con diversi meccanismi di azione. Questo effetto benefico che si ottiene nell’immediato, viene poi pagato sotto altra forma quando il trattamento si prolunga, con i ben noti effetti collaterali, con l’infiammazione dei tessuti e l’assuefazione dose dipendente. Con questo non si vuole dire che tutti i farmaci possono essere evitati, soprattutto quando si ha a che fare con quelli salvavita, ma l’utilizzo di numerosi farmaci “non indispensabili” nuoce gravemente alla salute umana. Molte patologie soprattutto quelle croniche possono essere affrontate con l’ausilio di sostanze naturali come il cibo e le piante medicinali ma per fare questo occorre una competenza specifica in nutrizione clinica ed in fitoterapia clinica. Trattando in questo blog di nutrizione porto a conoscenza dei lettori che le persone che prendono diversi farmaci nell’arco della giornata, a causa del processo infiammatorio dei tessuti che questi creano, presentano una forte resistenza al processo di dimagrimento quando sono sottoposte ad una dieta ipocalorica; e questo è naturale che avvenga proprio per l’effetto sopracitato. In questi casi per favorire il dimagrimento della persona obesa è indispensabile un’azione di concerto tra il nutrizionista ed il medico curante per rimodulare l’assunzione corretta dei farmaci “indispensabili” nella dose terapeutica minima possibile, unita ad una dieta ipocalorica che abbia anche effetti clinici sulla patologia della persona. In questo modo è possibile ottenere grandi risultati a lungo termine. Il cibo è una potente arma terapeutica, soprattutto a scopo preventivo oltre che curativo e, anche se nell’ultimo ventennio sicuramente sono aumentate le persone consapevoli di questo, siamo ben lontani da avere numeri soddisfacenti.