L’Osteoporosi

Osteoporosi…..molti non sanno che l’osteoporosi, è un disturbo sistemico e progressivo dello scheletro, che solitamente interessa le persone sopra i 50 anni di età (anche se può presentarsi a soggetti più giovani ) caratterizzato da una ridotta massa ossea ed alterazioni della micro architettura del tessuto osseo, con conseguente ridotta resistenza ed aumento della fragilità dell’osso stesso, che predispongono la persona ad un aumentato rischio di fratture ( soprattutto a carico del femore , delle vertebre e degli avambracci ) e colpisce circa l’80 % delle donne ed il 20% degli uomini. L’osteoporosi può essere primaria ( post-mestruale o senile ) o secondaria ( dovuta ad abuso di farmaci cortisonici, malassorbimenti intestinali, malattie infiammatorie intestinali, epatopatie, ipertiroidismo, insufficienza renale, carenze nutritive, ecc.).
Per combattere la demineralizzazione ossea, con rimedi naturali, vi sono tre importanti punti da seguire con perseveranza :
1) nutrizione corretta
2) integrazione mirata
3) attività fisica
Ma analizziamo singolarmente ogni punto :

Nutrizione corretta
E’ sempre alla base di ogni trattamento naturale e deve essere particolarmente attenta alla qualità degli alimenti ed al corretto bilanciamento degli stessi. Infatti la matrice minerale delle ossa necessita di un supporto proteico, pertanto è importante bilanciare nei tre pasti principali le proporzioni di carboidrati, proteine e lipidi per evitare che una alimentazione carente di proteine favorisca l’impoverimento minerale osseo.
Ma anche una nutrizione iperproteica è uno dei fattori che è stato vito incidere negativamente sulla patogenesi dell’osteoporosi, pertanto diventa importante
la qualità e la quantità delle proteine introdotte con l’alimentazione e in ordine di importanza vanno consumate, proteine nobili, del pesce, della carne bianca e delle uova fresche. Un ruolo fondamentale viene invece svolto dalle verdure soprattutto quelle a foglie verdi che offrono una protezione significativa contro l’osteoporosi.
Vanno evitate tutti i cibi e bevande contenenti basso apporto di Calcio e alto apporto di Fosforo, una dieta troppo acida, elevato consumo di sale e una nutrizione deficitaria di minerali.
Inoltre in relazione alle ultime conoscenze scientifiche in materia di osteoporosi, sembra che l’infiammazione rivesta un ruolo importante nella patogenesi del problema, quindi risulta opportuno quando si consuma il pesce indirizzarsi maggiormente verso i pesci dei mari del nord come i salmoni, gli sgombri, le aringhe, o verso il pesce azzurro del nostro mediterraneo, che contengono buone quantità di proteine omega 3 e omega 6 , che sono degli ottimi antinfiammatori naturali.
Inoltre è importante, parlando di alimentazione specifica, evitare tutti quei cibi che provocano acidosi nei tessuti, la quale risulta essere fortemente demineralizzante.
Integrazione mirata

Dopo attenta valutazione della Mineralometria Ossea Computerizzata ( MOC ), se necessaria, l’integrazione naturale prevederà l’introduzione giornaliera di Calcio Carbonato insieme alla vitamina D3 (Colecalciferolo), di Silicio organico , Magnesio Boro e microelementi quali Manganese e Zinco.
E’ possibile, in questo disturbo, anche un approccio fitoterapico utilizzando l’equiseto, una pianta specifica per questa problematica essendo ricca di Silicio.

Attività fisica
L’esercizio fisico regolare è riconosciuto universalmente come uno dei punti fondamentali nei programmi di intervento nella gestione della “ salute ossea “.
Esso aumenta la massa ossea nella popolazione femminile in pre/post menopausa, sia in persone con densità ossea normale, che osteopeniche, od osteoporotiche, inoltre riduce efficacemente il consumo di analgesici, migliora la qualità della vita ed l’abilità funzionale nelle attività della vita quotidiana.
Il meccanismo preciso non è noto, ma il presupposto specifico su cui si fonda la teoria è che l’attività fisica migliora il trofismo e quindi la densità ossea sta nell’osservazione che il carico meccanico sull’osso determina un aumento della massa ossea tramite un effetto piezoelettrico, insieme ai fattori di contrazione muscolare , variazioni circolatorie, respiratorie e ormonali.
Per gli esercizi specifici di questo disturbo, data anche l’età media delle persone che ne necessitano, è necessario farsi seguire da personal trainers qualificati.

 

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